JS Panda Bear di Jeremy Scott!

Per il terzo anno di seguito, Adidas ha affidato un’intera collezione all’originale stilista americano Jeremy Scott. Scarpe ed abiti sportivi per chi ama lo sport e non rinuncia però mai ad essere trendy! Ogni volta che manda in passerella una collezione, c’è da stupirsi. E’ per questo che ho sempre osservato con ammirazione e curiosità l’ironia, la follia e la nota marcatamente pop dello stilista. Da qualche stagione Jeremy Scott, collabora con Adidas Originals e crea una capsula collection estrosa e all’avanguardia, alla portata di tutti gli Street Urban. Guardate cosa si è inventato per il prossimo autunno-inverno 20112012: le JS Panda Bear, ovvero le sneakers con orsacchiotto, la Tuxedo Jacket Tiger, ovvero la felpa da smoking con stampe rubate alla giungla con tanto di coda sul retro, i maxi vestiti oversize o slim fit con stampe e fantasie grintose o downtown orientali. Un vero talento questo giovane designer che il grande stilista Karl Lagerfeld ha già indicato come l’unico e il solo capace di prendere il suo posto alla direzione artistica di Chanel. Insomma se anche voi come me, vi sentite ancora un po’ avvolti dalla sindrome di Peter Pan…non fatevi scappare l’occasione di acquistare le JS Panda Bear! [nggallery id=51]

La Pillola della Felicità!

Chi non ha mai desiderato le pillole della felicità? Disegnate dallo studio m di Barcellona, una nuova idea che trasforma le semplici e gustose caramelle da sempre motivo di attrazione per i più piccoli, in un vero e proprio oggetto cool, che riscuote successo anche nel mondo degli adulti. Nel 2007 lo studio m, che si occupa di graphic e interior design, ha dato vita ad un’idea davvero originale e creativa, che offre ad un pubblico attento alle novità un prodotto semplice in un formato davvero insolito, che affascina e diverte! Happy Pills è un piccolo e divertente negozio che somiglia ad una farmacia, tranne che per i colori tendenti ad un rosa shocking. L’insegna luminosa con tanto di “croce rosa” e gli scaffali stracolmi di piccole e grandi confezioni. I prodotti offerti imitano il packaging dei classici medicinali, ma a differenza di essi contengono tante pillole colorate, fatte rigorosamente di zucchero. Un vero e proprio paradiso colorato per coloro che cercano un kit di “primo soccorso”. Perché come diceva la famosissima Mary Poppins: “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, va giù…”! Allora cosa c’è di meglio per combattere la tristezza? Le confezioni Happy Pills rappresentano davvero dei piccoli pezzetti di felicità!

 

Kobi Levi: il Re delle scarpe!

Questa collezione di scarpe è  davvero curiosa! Kobi Levi è un designer australiano diplomato presso la Bezalel “Academy of Art & Design” di Gerusalemme che crea delle calzature davvero particolari.. È incredibile come riesca a prendere ispirazione dalla vita quotidiana per poi creare queste vere e proprie opere d’Arte. L’ispirazione gli viene quasi sempre dal mondo della moda. E così basta un cagnolino scodinzolante, una  buccia di banana o una famosa cantante bionda, per scatenare la sua fantasia e lasciare a bocca aperta tutte le sue numerosissime fan in Europa, Cina e Giappone. Oggi l’ironico e geniale Kobi collabora con diverse aziende israeliane e internazionali e sta realizzando la sua personale collezione di scarpe a Tel Aviv. Queste scarpe sembrano davvero fantastiche, ma come saranno una volta indossate? Fatemi sapere che ne pensate Chiara & Elena Gramegna!

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Vola lo Shopping con l’Ape Melandra!

Un’Ape in giro per l’Italia vende vestiti. E’ l’Ape Malandra, il Moving Shop ideato da Valeria Ferlini. Valeria Ferlini, ex indossatrice nel 2002 si è inventata la formula magica del “negozio sull’Ape Piaggio” da lei brevettata. Il nome del suo format è Melandra che in brasiliano vuol dire vagabonda, e Ape, sia per il nome del mezzo di trasporto sia perché questo insetto simboleggia la libertà di svolazzare da una parte all’altra. Insomma, per chi è stanco di acquistare capi d’abbigliamento fossilizzato dentro un negozio o preferisce non avventurarsi nella confusione delle bancarelle del marcato, un’originale soluzione per lo shopping è davvero rappresentata dall’Ape Melandra! Il mini negozio su tre ruote, si trasforma ad ogni tappa, in una vera e propria boutique piena di capi ricercati fatti a mano. E’ questa infatti, una particolarità del Moving Shop: le collezioni, sono di alta qualità e i prodotti in vendita: gonne, maglioni di cachemire, camice, t-shirt e tanto altro, sono rigorosamente fatti a mano con la possibilità anche di fare ordini su misura. L’Ape vagabonda è abbigliata come un’elegante sartoria di lusso, con tanto di camerino e specchio per le clienti desiderose di provare la merce. Ma non è tutto, il negozio vola e va incontro alle clienti dando loro la possibilità di comprare i vestiti direttamente vicino alle proprie abitazioni o sotto l’ufficio. Il loro slogan? “Chiamala quando vuoi, viene dove vuoi”! L’idea di Valeria Ferlini, è davvero unica e mette insieme solidarietà e imprenditorialità perché molti dei capi venduti sono realizzati dalle detenute del carcere San Vittore di Milano e parte dei guadagni viene devoluta in beneficenza. Moving Shop è presente a Milano, Monza, Torino, Genova, Bologna, Bari, Lecce, Palermo, Salina Catania, Padova, Forte dei Marmi, Cortina, Punta Ala, Porto Cervo e tante altre città ma punta in grande e presto “svolazzerà” anche in giro per l’Europa. L’Ape Melandra, un’occasione davvero da prendere al volo per tutte le amanti dello shopping!

WE LOVE VINTAGE!

Arte, musica, spettacoli, mostre, dibattiti, a tema “vintage” – nel cuore di Bologna. Si svolgerà nei giorni di venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 luglio 2011, presso la Polisportiva Due Madonne a Bologna, “WE LOVE VINTAGE”, la prima edizione di una manifestazione a tema Vintage promossa da Arte Nativa, con il patrocinio del Comune di Bologna e la collaborazione con NOLOGO Vintage.
Tre giorni di musica, mostre e un’ampia mostra-mercato di abbigliamento e accessori, oggetti di culto e pezzi rari di arredamento, vinili e videogiochi, il tutto rigorosamente anni Sessanta-Settanta.
A creare la giusta atmosfera affinché il pubblico si possa calare nel tempo “di un tempo” ci penserà l’accattivante mostra “A.N.G.E.L.O. SMALL MUSEUM VOL.5.1. FASHION&SOUND”.
Ritmi che hanno creato stili di Moda, a cura dell’archivio A.N.G.E.L.O. La mostra sarà un viaggio itinerante alla scoperta delle tribù urbane del secolo scorso. Dieci ipotetiche scatole del tempo, per rubare una definizione a Andy Warhol, ci racconteranno attraverso abiti e accessori nella loro cornice musicale l’evoluzione del gusto in un percorso disposto cronologicamente ma in cui ciascuno sarà libero di seguire l’onda dei ricordi e costruire un proprio sentiero personale.
La musica sarà la chiave di lettura della mostra perché è il mezzo più immediato che ci guiderà con il trascinante realismo della suggestione attraverso l’evoluzione dello stile permettendoci l’accesso diretto al ritmo che lo ha caratterizzato.
Ospiti speciali del Festival, star della musica progressive mondiale: David Cross e Mel Collins, provenienti dai King Crimson. Si esibiranno con Arti & Mestieri, gruppo musicale a cavallo tra progressive e jazz-rock che sin dagli albori ha costruito un proprio stile molto originale. Nel corso delle tre serate si alterneranno sul palco altri nomi ben noti, dai CCLR (Cavalli Cocchi, Lanzetti, Roversi) con Flaco Biondini e ospite Aldo Tagliapietra, agli Accordo dei Contrari e Prophexy con ospite Richard Sinclair, Paolo Schianchi, Alex Carpani, gli Altare Thotemico e gli Stereokimono.
La manifestazione bolognese sarà articolata in tre momenti principali nel corso dei tre giorni di venerdì, sabato e domenica:
– la mostra mercato
Nei cortili e negli spazi esterni della Polisportiva e nel salone interno, si terrà la mostra mercato a tema Vintage che offrirà al pubblico una selezione curata e ricercata di abbigliamento e accessori d’epoca, articoli sportivi, una sezione “remake”, una sezione libreria a tema, una con vinili d’epoca, inoltre ci saranno piccoli mobili e oggetti d’arredamento, il collezionismo, e altro a sorpresa. L’ingresso alla mostra mercato è gratuito.
– la mostra
A.N.G.E.L.O. SMALL MUSEUM VOL.5.1.: FASHION&SOUND, un viaggio itinerante alla scoperta delle tribù urbane del secolo scorso, a cura dell’archivio A.N.G.E.L.O. di Lugo di Romagna, allestita negli spazi del salone interno.
– concerti di musica progressive italiana
Nel parco situato dietro alla Polisportiva sarà sistemato un palco sul quale – dalle ore 20.00 fino alle 24.00 – per tutte tre le serate si alterneranno grandi nomi del Progressive Italiano e proporranno al pubblico il loro repertorio musicale dal vivo.
L’ingresso al festival costa 5 euro al giorno con la possibilità di circolare liberamente in tutta l’area (Mercato e Concerti) e in più, presentando il tagliando nei punti bar e ristoro, si può usufruire di un free-drink (birra media, bevanda gassata o acqua minerale) compreso nel prezzo.
Per tutti un appuntamento davvero imperdibile!

RECYCLETHIC: il nuovo mood di Pitti Filati 2011

Lo Spazio Ricerca di Pitti Filati, insieme alla sezione Fashion at Work, è stato il fulcro gravitazionale di tutte le espressioni legate alla creatività nei filati durante la 69’ Edizione di Pitti Immagine Filati. Laboratorio di sperimentazione di avanguardie e trend, lo Spazio Ricerca si integra con l’area dedicata alle aziende di servizi e tecnologie più avanzate per il tessile/abbigliamento, andando a creare un percorso unico, dove ricerca, prodotto e tecnologia sono in costante dialogo. Con la direzione artistica del fashion designer Angelo Figus e dell’esperta in maglieria Nicola Miller, RECYCLETHIC è stato il titolo-tema di questa edizione, che ha presentato le tendenze per l’autunno/inverno 2012/2013. RECYCLETHIC punta sul riciclo come risposta creativa e sostenibile alla crescente richiesta di materia prima. Uno zoom sulle possibilità concrete e visionarie di utilizzo e riutilizzo di materie diverse ed estranee alla maglia, che possano stimolare la ricerca e la creazione del nuovo attraverso il vecchio.  Un viaggio scandito in 7 tappe dentro la materia, per comprenderne le potenzialità e le specificità, per riutilizzarla o crearla attraverso le suggestioni di quella esistente. Ma anche un nuovo percorso con spazi speciali in Fortezza dedicati a progetti e collezioni basate sul riciclo creativo.

Ecco i 7 i temi e i materiali esplorati: Plastic: un mondo colorato e mutevole, dalle consistenze variegate. Materia e forma in costante mutamento, che giocano a comporsi e scomporsi. L’atmosfera ludica esprime il bisogno di evasione e proiezione positiva verso il futuro, attraverso la sperimentazione e la ricerca. Wood: focus sulle potenzialità del legno, materiale sempre vivo anche quando dismesso, che porta con sé i segni del tempo e delle vernici che lo hanno connotato. L’ambiente, naturale e pacata, coniuga la necessità di calore e di razionalità. Glass: il viaggio del vetro comincia da una bottiglia ridotta in frantumi. Il linguaggio è quello dell’Alta Moda e delle strutture che trovano nelle architetture di vetro un’ispirazione per i volumi. L’atmosfera rifletteva il bisogno di trasparenza e onestà, anche nell’eleganza estrema. Metal: montagne di metallo filante, che dalla discarica diventano materia lucida e fiammante. Lamiere pesanti e compresse creavano movimenti irregolari e densi. Il tema esprimeva il bisogno di stabilità e forza. Rubber: cronache di viaggio, attraverso un paesaggio di pneumatici dismessi. Cataste di gomme esauste, aggrovigliate tra loro, suggerivano texture irregolari e corpose. Il tema raccontava il bisogno di mediazione e flessibilità. Paper: il mondo della carta riciclata ispira l’idea del vivere al riparo, nel proprio castello di carta. Il mondo della casa si fonde con quello dell’abbigliamento, creando nuovi rituali di vestizione e accoglienza. Il tema rappresentava il bisogno di leggerezza e serenità. Rags: focus sul mondo dei capi dismessi che hanno una storia. Tesori e segreti custoditi nei nostri armadi diventano nuovi oggetti straordinari, dal passato per il futuro. Il tema esprimeva la necessità di recuperare la propria storia e le proprie origini.[nggallery id=49]

 

Miele d’autore firmato Louis Vuitton

Se pensavamo che le grandi Case di Moda si limitassero a firmare solo le proprie collezioni, spingendosi al massimo a creare qualche accessorio un po’ insolito, o prodotti hi-tech ci sbagliavamo. Le novità sono sempre dietro l’angolo! La famosa Maison di Moda francese Louis Vuitton si dà al miele. Si perché anche la Moda può essere dolce! Già da due anni, Louis Vuitton si preoccupa dell’importanza delle api nella nostra vita, la cui eventuale estinzione potrebbe condurre ad una vera e propria catastrofe ecologica. Sui tetti della Maison parigina, sono stati allestiti alveari che producono miele fino a quattro volte in più rispetto ad api normalmente allevate in zone agricole. La prima produzione di miele è stata quella del 2010 ma si attende già la prossima. Il nome che è stato dato al miele griffato è “Belle Jardinière”. La maison Louis Vuitton, in collaborazione con Nicolas Geant, esperto apicoltore, ha messo così la sua prima firma su una particolare qualità di miele, prodotto proprio sui tetti di una delle più prestigiose boutique di Parigi. Nicolas Geant, per chi non ne fosse a conoscenza, è un apicoltore conosciutissimo in Francia per il suo importante contributo nella produzione di miele nel paese, lavorando contemporaneamente sui tetti del Grand Palais, del Giardino del Lussemburgo e dell’Opèra Garnier, dimostrando l’importanza delle api anche nelle grandi città francesi. Louis Vuitton si è mostrata anche stavolta molto generosa, dando un solido aiuto alla lotta contro l’inquinamento. In totale sono stati prodotti 500 barattoli di miele per un peso complessivo di circa 75 chili. Secondo quanto rivelato, la maison ha deciso di non mettere in vendita questa sua nuova “collezione”, ma la di riservarla come dolce omaggio ai suoi clienti e collaboratori. Sarà una nuova tendenza quella di produrre anche prodotti gastronomici per i brand più famosi? Speriamo di si. Per ora il primato è targato Luis Vuitton!

 

 

Report da Londra

 

 

I LOve LOnDRa and I LOVE SHOPPING!!!…a Londra vorrei sempre comprare tutto ma…il portafoglio piange perciò mi limito in poco shopping ma tante tante fotografie!

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HIBU e l’Eco Moda di Alessandro Acerra

HIBU, una vera esperienza di lusso, da vestire e da collezionare! In questi tempi di grande globalizzazione, è più che mai necessario ricordare il punto di partenza della Moda, ovvero il desiderio di realizzare capi unici che siano pensati e soprattutto realizzati a regola d’arte. Alessandro Acerra, giovane stilista, ha dato il via a un collezionismo della Moda, sotto il segno del riciclaggio e dell’autenticità creando il marchio HIBU. Cura dei dettagli, design ricercato e pregio dei materiali riciclati sono gli elementi distintivi della linea. Tutte le t-shirt sono disegnate, ritagliate e cucite assemblando tessuti diversi. Alessandro elabora i soggetti, sceglie le stoffe, le ritaglia e imbastisce per poi cucirle. Tutti i capi sono “eco” perché le stoffe provengono da scarti sartoriali o da rimanenze di magazzino. Tutti tessuti che vengono recuperati e rimescolati per rinascere in una nuova forma. Ogni Eco T-shirt è diversa dall’altra e ha con sé un certificato di autenticità che ne garantisce l’unicità: una targhetta con la firma interna dello stilista e il numero del capo esprimono il pregio e il lusso di ogni capo, per soddisfare anche i “collezionisti” di moda più esigenti. Il cliente che sceglie di vestire HIBU si deve perciò abituare ed un servizio eccellente: il cliente potrà vivere la più esclusiva esperienza in fatto di lusso e potrà farsi creare ogni grafica con tessuti che potrà toccare con mano scegliendo quello che meglio si addice al proprio look e al proprio carattere, oppure suggerire un semplice spunto creativo per vedere realizzata al meglio la propria idea. Ogni dettaglio, dalla creazione del prodotto alla spedizione, viene personalmente curato da Alessandro Acerra che non ama davvero lasciare nulla al caso. Anche il packaging veramente geniale è frutto di un riuso, infatti tutte le Eco T-shirt vengono confezionate nei contenitori della pizza da asporto. Una scelta direi non casuale, ma espressione del forte legame al territorio italiano. La testimonianza contemporanea della più raffinata professionalità artigiana italiana, simbolo di una delle poche cose che ancora rappresenta l’Italia nel mondo per qualità a tradizione. Insomma un vero e proprio “cibo” per gli occhi!